Riflessioni sulla crisi

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Cari Colleghi,

permettetemi di rubarvi due minuti con la lettura di questo breve testo, ma sento il dovere di fare delle riflessioni in questo momento, quando siamo ormai quasi alla metà del 2021, il nostro secondo anno di “passione”.

Nessuno di noi ha ripreso veramente a lavorare, si cominciano forse a vedere dei segnali di una timida ripresa, ma noi sappiamo bene che il lavoro vero è una cosa diversa.

Chi fa outgoing ed intermediazione comincia a ricevere richieste di informazioni e preventivi ma poche prenotazioni, soprattutto a causa dell’incertezza che ancora c’è sulle regole per gli spostamenti. Chi fa incoming è sostanzialmente ancora fermo un po’ per la ragione di cui sopra e un po’ perché solitamente le programmazioni/prenotazioni si fanno con molto anticipo e quindi l’incertezza sulle regole fa slittare tutto, se va bene, al 2022.

Nel contempo però sembra che l’opinione pubblica e le istituzioni pensino che anche per il nostro settore la ripresa sia iniziata e che forse gli aiuti già concessi siano sufficienti e comunque tutti arrivati a destinazione.

Noi sappiamo che non è così, molti sono ancora in attesa della seconda tranche del ristoro febbraio/luglio, molti hanno ricevuto poco a causa dei criteri di conteggio, poi ci sono le nuove aperture ecc. e poi soprattutto c’è  la mancanza di lavoro e di incassi. Dobbiamo certamente continuare a fare pressione, sia per cercare di ottenere di più per poter sopravvivere fino al momento in cui ricominceremo a lavorare, sia per avere velocemente regole certe sugli spostamenti in modo che questo momento in cui ricominceremo a lavorare si possa avvicinare sempre di più.

Noi, per quanto ci compete, continueremo a farlo come abbiamo sempre fatto perché tutti noi vogliamo e dobbiamo TORNARE A LAVORARE.

Un saluto a tutti.

Stefano Corbari

Presidente